Oltre 3 miliardi i consumatori attaccati al cloud entro il 2018

Film , musica e storage sono i servizi che faranno esplodere la popolarità del cloud presso i consumatori. Ma la neutralità della rete è una delle questioni in gioco

Il numero dei consumatori che accedono a servizi basati su cloud arriverà a 3,6 miliardi entro il 2018. Lo prefigura un nuovo rapporto messo a punto da Juniper Research che da parte sua lancia due avvertimenti: i vendor troveranno una situazione estremamente sfidante nella realizzazione di profitti , mentre le regole in fase di riscrittura riguardanti la neutralità della rete potranno rimettere in discussione gli attuali modelli di business.
Per il 2013 passato le stime sono di 2,4 miliardi di persone che hanno utilizzato i servizi cloud , ma i ricercatori anticipano che la popolarità dei video in streaming, della musica e del gaming oltre alle piattaforme di storage cloud ne hanno propagato l’adozione. Tuttavia, perché tutto questo diventi realtà, Juniper Research mette in guardia il mercato segnalando che sfide significative devono essere vinte nel corso dei prossimi cinque anni.
 
Molti fornitori di servizi cloud ai consumatori – Box, Dropbox, Google, Microsoft , per citarne alcuni – ha ottenuto notevoli successi nel attrarre clienti alla loro offerta di storage online, ma si sono rivelati poi meno efficaci nel convertire le utenze gratuite in utente a pagamento. Questo fatto , insieme con la guerra dei prezzi che si è intensificata di recente, rende difficile generare fatturato . Il rapporto cita il caso emblematico di Canonical che di recente è uscita dal mercato dichiarando insostenibile la recente discesa dei prezzi sul mercato.
I servizi che propongono musica in streaming , come Spotify, hanno registrato maggiori successi nel generare fatturato grazie ai bassi costi di abbonamento e ai vasti cataloghi di contenuti che sarebbe impossibile scaricare e gestire su storage locale.
Ma quando si passa al capitolo riguardante i profitti cominciano a iniziare i problemi e si deve ancora trovare una bilanciamento delle funzionalità delle offerte cosidette premium che tuttavia non compromettano la gratuità dei servizi di base. Il gaming è un settore in cui gli esperti di Juniper Research vedono grandi opportunità di crescita, con console come Playstation che possono fare da base a servizi cloud ad abbonamento. Ma i probemi in questo caso nascono a livello tecnologico con la lentezza delle connessioni e i problemi di latenza.
Si tratta di uno scenario ancora in via di definizione che in questo momento è esacerbato dalle prospettive che i service provider americani possano essere messi in grado di far pagare ai siti di streaming di contenuti come Netflix delle tariffe addizionali per assicurare che i loro utenti abbiano capacità extra. Il rapporto mette in guardia contro le proposte della Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti di permettere questa pratica che potrebbe essere una minaccia all’interno modello Over the Top ( OTT) che ha finora guidato al crescita di Internet e la distribuzione dei contenuti.

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