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“Dal 2015 la popolazione residente è in diminuzione, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico.” (ISTAT, Bilancio demografico nazionale, 2019).
Declino demografico, invecchiamento della popolazione, calo del tasso di fertilità e dell’immigrazione, crescente emigrazione giovanile, abbandono delle aree interne. Sono i dati che pongono l’urbanistica italiana di fronte ad una fase nuova, certamente diversa da quella che ha generato gli strumenti della disciplina, e che impongono una presa d’atto.
Il paese che ci precede nelle classifiche mondiali per invecchiamento e diminuzione della fertilità, il Giappone, ha da tempo messo a fuoco le conseguenze per città e territori e identificato politiche conseguenti. Il declino demografico ha una geografia, non esente da eccezioni, polarizzazioni e nuove forme di competitività.Nelle città le conseguenze – già in atto – sono la dismissione dei servizi pubblici, l’abbandono di aree residenziali e commerciali; nei territori spopolati, la crescita della foresta, l’abbandono di interi borghi. Eppure, il consumo di suolo non si ferma.
L’urbanistica italiana sa progettare piani di segno “meno”? Senza incrementi di abitanti teorici, senza utilizzo di suolo libero? Come “tornare indietro”, rispetto alle previsioni di un tempo passato?
Che cosa fare del patrimonio pubblico sottoutilizzato? Come riconfigurare il progetto urbano in un’ottica di surplus di servizi? Come ripensare lo stesso concetto di standard?
Come salvaguardare l’abitabilità dei territori, la loro infrastrutturazione e sicurezza, la coesione con le aree rurali? Come presidiare i luoghi patrimoniali, gestire città senza cittadini?
Qual è il ruolo delle istituzioni (il sistema delle competenze) e degli strumenti (politiche, tecniche e procedure)?
La decrescita non è un destino, è una situazione che richiede risposte politiche e tecniche: ridimensionare, riorganizzare, trovare la misura per ricrescere. L’urbanistica può fornire le risposte per trasformare questo processo in un percorso di innovazione territoriale.

Il tema della XXIII Conferenza SIU si articola nelle seguenti Sessioni:
1. Tecniche urbanistiche per una fase di decrescita
2. Evoluzione istituzionale, nuovi strumenti e modelli di governance territoriale
3. Le politiche regionali, la coesione, le aree interne e marginali
4. Resilienza nel governo del territorio
5. Rigenerazione dello spazio urbano e trasformazione sociale
6. Patrimonio in azione
7. Il ritorno delle foreste e della natura, il territorio rurale
8. Piani e politiche per una nuova accessibilità
9. Innovazione tecnologica per la riorganizzazione spaziale

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