il 30 ottobre ricorre il checklist day. Un appuntamento che si rinnova da oltre 80 anni.
Prendendo spunto da questa ricorrenza che ricorda lo schianto del Boeing Modello 299 avvenuta il 30 ottobre 1935 fu introdotta la check list. Tuttavia l’argomento e le curiosità sono ben più ampie e allora, vogliamo ripercorrere, anche in occasione di un imminente rilascio di nuove funzionalità nel nostro OMNIcheck® , Dalla carta si è passati alle soluzioni software in cloud, tra queste il nostro OMNIcheck® che va ben oltre la check list, un viaggio alla scoperta delle liste di controllo e delle sue applicazioni in una serie di appuntamenti.
Oggi introduciamo le check list o fogli guidati da compilare per raccogliere dati di verifiche, rilievi, controlli.
Quando il rischio dell’errore umano è alto e occorre mitigarlo perché, ad esempio, sono a rischio delle vite umane (si pensi alle compagnie di volo o agli infermieri di un ospedale), si adottano le check list: semplici strumenti che aiutano a ridurre l’errore umano e a migliorare la qualità del lavoro. La lista di controllo post operatoria dell’ OMS (organizzazione mondiale della sanità) ad esempio riduce del 22% i decessi.
Certamente questi sono contesti critici ma le check list sono divenute strumenti adottati in diversi settori industriali e ambiti lavorativi in generale.
Una check list è un elenco di cose da fare, di registrazioni di informazioni da acquisire o da verificare, é un promemoria per non dimenticare qualcosa. Possiamo essere stanchi, sotto pressione, condizionati da stati d’animo che possono renderci distratti. Siamo persone. La check list cerca di accompagnare l’attività dell’uomo riducendo sia il rischio di saltare qualche passaggio ma anche di perdersi riepilogando il to do. E’ documentato che in taluni casi si arriva a “sprecare” il 60% del proprio tempo per pensare al lavoro da fare (work about work). Ecco allora che oltre al tema sicurezza, avere la lista delle cose, del processo o più in generale delle cose da seguire, aiuta e aumenta la produttività.